Accompagnare il bimbo alla materna è la sfida che ogni papà dovrà affrontare almeno una volta nella vita. Non temete cari eroi, perché questo giorno funziona proprio come un gameplay lineare, pieno di ostacoli (zainetti da preparare e bambini da convincere) e ricompense (un caffè caldo e 5 minuti di silenzio).

In questo articolo, vi guiderò attraverso i vari livelli di questa impresa eroica. Riuscirete a uscirne vittoriosi? Solo il tempo e la pazienza potranno dirlo.

Fase 1: Il Risveglio Epico

La tua missione è semplice, o almeno così sembra: svegliare il piccolo boss senza che si attivi la modalità “Mostro del Mattino”. Preparati per una battaglia di sbadigli e vestiti sparsi!

È tempo di alzarsi dal letto. Ti trascini verso il bagno, ti lavi e inizi a far carburare il cervello. Le istruzioni che ti ha lasciato la mamma del boss sono specifiche e le ripeti mentre procedi fino alla cucina. Hai i minuti contati ma questo non ti spaventa: hai una strategia ben definita in testa… devi solo ricordartela.

Guardi l’orologio: ore 7:00. Metti a preparare la colazione per te e per il piccolo, la disponi sul tavolo. Hai qualche minuto prima di dover entrare nella stanza del boss, così ti prepari bevendo un caffè fatto velocemente dalla macchinetta con le cialde. Non è il massimo ma va bene lo stesso.

È giunto il momento: vai in cameretta del piccolo. L’oscurità viene spezzata dal fascio di luce causato dalla porta che si apre. Lui è nel suo lettino: è così tenero, raggomitolato sotto le coperte, con il pigiamino colorato caldo indosso… Ehi! Non distrarti. Ti avvicini al letto e ciondoli un po’ pensando al modo migliore per svegliarlo. È meglio con le coccole o gli togli bruscamente le coperte? Forse una voce dolce che gli parla può aiutare a far iniziare la giornata di buon umore a tutti. Come fa di solito la mamma? Vabbè, non importa, si sta muovendo. Lo scuoti e gli sussurri che è ora di alzarsi. Lui, di tutta risposta, si stiracchia ed emette quel verso primitivo: il mugugno di protesta. Non demordi: cambi tono, più deciso. Lui non è contento, apre un occhietto solo mentre l’altro se lo stropiccia con il pugno. Ripeti con determinazione: “è ora di alzarsi”. Di tutto petto, ti senti rispondere solo una domanda, che sarà l’unica di tutta la mattina: “perché?”. Rispondi senza paura: “Perché si va all’asilo.”

Ora, vedendo il suo viso malcontento tentare di riappisolarsi, ti rendi conto che forse non era una buona idea essere così diretti. Guardi l’ora: ore 7:20. Siete decisamente in ritardo. Senza ulteriori gentilezze, lo metti a sedere sul letto, te lo carichi in braccio e lo porti in bagno. Mentre fa la pipì ancora addormentato, gli sistemi i capelli con la mano, poi lo trascini al lavandino, apri l’acqua e gli sciacqui il viso. Pessima idea non aver regolato l’acqua. Si scatena nel bagno una serie di brontolii risentiti, sempre più acuti, insistenti, profondi – ma ragionevoli. Dopo avergli lavato il visino, lo tamponi con l’asciugamano morbido e, prendendolo per mano, lo dirigi alla cucina, dove la colazione – ormai tiepida – vi aspetta.

Hai completato la Fase 1! Grazie alla tua pazienza e a una tazza di caffè, hai sbloccato l’achievement “Papà Super-paziente”. Bonus: Sei sopravvissuto senza bisogno di un secondo caffè.

Preparati per la prossima sfida.

Fase 2: Lo Zainetto della Gloria

In questo livello, il tuo obiettivo è equipaggiare il mini eroe con tutto il necessario per affrontare l’asilo. Prepara lo zaino come un pro, evitando di dimenticare metà delle cose. Ogni errore potrebbe costarti punti preziosi!

Dunque, il mini eroe si sta vestendo. La mamma gli aveva preparato i vestiti ben stirati sul comò, tu li hai semplicemente spostati nel suo campo visivo come da accordi. Mentre ingenuamente speri che sia autonomo nel vestirsi, decidi di preparargli lo zainetto per la giornata. Le istruzioni che ti sono state fornite erano chiare: inserire un cambio completo, una borraccia con l’acqua, una merenda salutare e le ciabattine. Piccolo problema: lo zainetto è un portale spazio-temporale dove ogni oggetto sembra scomparire all’istante, compresi i tuoi pensieri.

Vai in cameretta per prendere il cambio e incontri il mini eroe che sta togliendo la maglia del pigiama. Guardi l’ora: 7:40. Solleciti il bambino di muoversi e lui, coraggiosamente, ti risponde con un insistente e irritante mugugno. Tu però stai guardando il suo armadio e cacci alla rinfusa nello zainetto un pantalone, una maglietta a maniche lunghe, dei calzini, un paio di mutandine, delle ciabatte di gomma verde fluo. Ben fatto!

Torni in cucina. Tocca alla borraccia. La mamma del mini eroe ti ha spiegato che devi usare quella con la cannuccia a scomparsa, decorata con gli animaletti della savana. Non la trovi, vedi però quella con il tappo e i mostri dello spazio. La afferri e la riempi d’acqua: suvvia, va bene lo stesso, l’importante è bere.

Una volta riempita, la infili nelle tasche esterne dello zainetto. Procedi allora con lo snack di metà mattina: l’asilo ha richiesto una merenda salutare. Sollevi le sopracciglia, contrariato, ma alla fine opti per uno yogurt. Lo metti nella tasca davanti, in un altro scomparto rispetto ai vestiti. Bella mossa!

Congratulazioni, hai completato la Fase 2! Con lo zaino perfettamente organizzato, hai sbloccato l’achievement “Papà Logistico”. Bonus: Sei il re dell’organizzazione (fino a che non torna la mamma, almeno).

Fase 3: Il Viaggio dell’Eroe

Questo livello prevede la navigazione in una giungla di persone a passeggio e domande esistenziali tipo “Perché devo andare all’asilo?”. Preparati per curve strette e una camminata lenta, drammaticamente lenta, fino all’asilo, due quartieri più in là.

Il mini eroe è pronto. Gli dai un secondo sguardo per sicurezza: la giacca gliel’hai chiusa, i pantaloni non sono al rovescio, le scarpe sono messe nel piede giusto. Molto bene. Gli infili lo zainetto in spalla, prendi il portafoglio e le chiavi di casa, quindi uscite, chiudi la porta a doppia mandata e via, giù per le scale di fretta. Ore 8:05. Il bimbo deve entrare entro le 8:45. Siete perfettamente in orario nella tabella di marcia – almeno, questo è quello che credi.

Una volta scesi e chiuso il portone del palazzo alle tue spalle, inizia il cammino verso l’asilo. Già dai primi passi ti accorgi che non sarà un’impresa facile: il mini eroe, del tutto contrariato, ha cambiato strategia, passando dai borbottii incomprensibili alla camminata provocatoria e seccante. Ti armi di coraggio, gli afferri la manina e lo traini verso la retta via. Ogni cinque passettini gli esce dalla bocca un indisponente “perché?”, talvolta alternato da “ho sonno”. Non appiccando, il tuo pargoletto cambia comunicazione, optando per i sensi di colpa: ti senti dire, più o meno 100 metri dopo che “la mamma mi porta in braccio, tu sei cattivo”. Sbruffi. Non sai se sia vero, ma nel dubbio lo fai anche tu. Lo afferri con tutta l’energia che quell’unico, corto e poco zuccherato caffè ti ha dato per caricartelo in braccio.

Aumenti l’ampiezza della falcata, nonostante il mini eroe pesi come un macigno, nel tentativo di non far ritardo. Quando senti la fatica farsi insopportabile, ecco il miraggio diventare realtà: un mucchio di persone sono ammassate davanti la facciata dell’asilo. Ce l’hai fatta!

Fase 3 completata. Nonostante l’indisposizione del tuo piccolo e i “perché?”, hai mantenuto la calma. Achievement sbloccato: “Papà Indistruttibile”. Premio morale: poter dire di aver sopportato il viaggio con grazia (o quasi). Ma attenzione, la sfida più grande ti aspetta nel prossimo livello.

Fase 4: La Grande Separazione

Ecco il momento più critico, la separazione. Come in ogni gioco epico, c’è sempre una sfida emotiva che ti mette alla prova. Con il cuore in mano, devi riuscire a salutare il mini eroe senza crollare. Preparati a difenderti dalle lacrime (sue o tue, è tutto da vedere).

Sei entrato con il bimbo in braccio. Ha smesso di lagnarsi perché si sta rilassando, abbracciato a te come un cucciolo di koala. Davanti a te si presenta la maestra con un enorme sorriso sulle labbra. Vi guardate un attimo, tu imbarazzato, prima di esclamare che è stanco stamattina. Lei annuisce, comprensiva, ma in realtà lo sai che se l’è sentito dire da almeno altre 8 persone. Tentenna nella tua direzione, lo sai che devi lasciarglielo.

Abbassi lo sguardo e lì il tuo cuore esplode di dolcezza. Con parole dolci, gli sussurri che siete arrivati e che deve andare con la maestra, adesso. Il mini eroe tira di scatto sù la testa e ti guarda con gli occhi di un cerbiatto infreddolito, amareggiato e desideroso di coccole. Devi resistere, non cedere. Sorridi e gli dai un colpetto sul sederino. Cercando di essere convincente per entrambi, gli dici che sarà una giornata meravigliosa e che la mamma verrà a prenderlo al pomeriggio.

In quel momento ti rendi conto che la parola magica era “mamma”. Come posseduto da un impeto di energia, il tuo pargoletto scalcia per scendere dalle tue braccia, afferra la mano della maestra e, tutto contento, ti saluta.

Hai superato anche la Fase 4. Con una rapida fuga e qualche lacrima trattenuta, hai sbloccato l’achievement “Papà di Ferro”. Bonus: sentirti un po’ orgoglioso e un po’ devastato, ma sai di aver fatto la cosa giusta.

Fase 5: La Vittoria Finale

Hai completato le tasks assegnate per questo giorno di asilo. Mentre ti siedi alla scrivania dell’ufficio con un caffè caldo finalmente in mano, puoi goderti questo trionfo temporaneo. Achievement sbloccato: “Papà Zen”!

Sorridi e accendi il pc. Nell’attesa che si avvii il monitor, giri il caffè con il cucchiaino. Ben fatto, ti ripeti. In quel momento, però, hai un déjà vu. Guardi il cucchiaino che tieni in mano e tutto si fa più chiaro nella tua mente.

Alle ore 9:30 del mattino, ti rendi conto di non aver messo al tuo mini eroe il cucchiaino per lo yogurt.

Punteggio Finale: 9.2/10

Hai superato quasi tutti i livelli con destrezza, ma hai dimenticato il cucchiaino per lo yogurt. Niente paura, ogni papà eroe ha un piccolo difetto! Hai comunque sbloccato il bonus “Papà Premuroso”, perché alla fine l’importante è esserci… anche senza cucchiaino!

Tempo Impiegato: 1 ora e 25 minuti

Ok, diciamolo: non hai battuto il record di velocità della mamma, ma ehi, è stato un ottimo warm-up! Il tempo è comunque sufficiente per aver salvato la giornata. Tutto sommato, un risultato da vero Papà Pro.